Alla seconda giornata di commemorazione della figura di Pasolini a Dublino, saranno presenti scrittori e studiosi irlandesi dell’opera dell’intellettuale italiano, tra cui Barry McCrea e William Wall.
In una giornata piena di stimoli si alterneranno letture e saggi sulla poesia di Pasolini, in italiano e friulano, sui suoi appunti di viaggio e sulla produzione cinematografica degli anni Sessanta e Settanta. Dall’adozione delle lingue locali all’esplorazione dei paesi in via di sviluppo, fino alla creazione di film visionari che hanno attirato un pubblico globale, il lavoro di Pasolini è stato profondamente transculturale e transnazionale.
Alle ore 16 chiuderà la giornata la proiezione del film “Teorema” (1968).
Lingua di lavoro inglese. Letture in inglese, friulano e italiano. Film in italiano con sottotitoli in inglese.
Evento gratuito.
Pasolini 100: un omaggio transculturale irlandese a Pier Paolo Pasolini
L’Istituto Italiano di Cultura di Dublino e la School of Languages, Literatures and Cultural Studies del Trinity College di Dublino sono lieti di invitarvi a un evento di due giorni in occasione del centenario di Pier Paolo Pasolini.
L’evento è organizzato dalla dott.ssa Enrica Maria Ferrara, dal dott. Niall D. Kennedy e dal dott. Krzysztof Rowiński, docenti del Trinity College di Dublino, e da Marco Gioacchini, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura. È sostenuto dall’Association Notre Italie e dal Trinity Centre for Literary and Cultural Translation.
Pier Paolo Pasolini (1922-1975) è stato un regista, poeta, romanziere, drammaturgo e commentatore politico italiano. È conosciuto in tutto il mondo per i suoi film stilisticamente innovativi e per il cosiddetto “Cinema della Poesia“. È stato brutalmente assassinato nel 1975. La sua morte rimane un mistero irrisolto.
Per celebrare il centenario della nascita di Pasolini in Irlanda, abbiamo invitato scrittori e studiosi irlandesi di Pasolini con sede in Irlanda a contribuire a questo evento unico nel suo genere, durante il quale ci concentreremo sulla poesia di Pasolini, in italiano e in friulano, e sui suoi appunti di viaggio e sulla produzione cinematografica degli anni Sessanta e Settanta. Dall’adozione delle lingue locali all’esplorazione dei Paesi in via di sviluppo e alla creazione di film visionari che si rivolgono a un pubblico globale, il lavoro di Pasolini è stato profondamente transculturale e transnazionale.
Colloqui in inglese. Letture in inglese, friulano e italiano. Film in italiano con sottotitoli in inglese.
Giovedì 3 novembre, Istituto Italiano di Cultura
17:30-17:45 – Lancio dell’evento da parte del Direttore del Dipartimento di Italiano del Trinity College di Dublino, Dr. Igor Candido.
Saluti degli organizzatori del Trinity College di Dublino, dott.ssa Enrica Maria Ferrara, dott. Niall D. Kennedy, dott. Krzysztof Rowiński e Marco Gioacchini, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura.
17.45-20.00 – Proiezione del film Il Decameron (1971) diretto da Pier Paolo Pasolini con un’introduzione al film da parte del Dr. Igor Candido.
Accoglienza con vino
Venerdì 4 novembre, Global Room, Trinity College di Dublino (edificio Watts, primo piano)
10:30-11:00 – Apertura dei lavori con i saluti degli organizzatori, del direttore dell’IIC e dei rappresentanti della Scuola di Lingue, Letterature e Studi Culturali.
11:00-12:00 – William Wall (scrittore irlandese) su Pier Paolo Pasolini e “Le ceneri di Gramsci”, seguito da una lettura della sua traduzione e da domande e risposte.
12:00-12:15 – Pausa caffè
12:15 – 13:15 – Prof. Barry McCrea (Università di Notre Dame), I linguaggi della nostalgia di Pasolini, seguito da una lettura di poesie e domande e risposte
13:15 – 14:15 Pranzo – Proiezione della video-intervista a Stefania Glockner Graziano (Association Notre Italie) e alla scrittrice italiana Dacia Maraini, amica di Pier Paolo Pasolini – in francese con sottotitoli in inglese
14:15-15:45 – La ricerca su Pasolini oggi
Krzysztof Rowiński (TCD) – Dai “banditi di Cutro” alle “altre figure” di Mumbai: il prospettivismo di Pasolini, 1959-1962.
Niall D. Kennedy (TCD) – Il discorso indiretto libero nella teoria cinematografica e oltre in Gilles Deleuze e Pier Paolo Pasolini.
Enrica Maria Ferrara (TCD) – Alla ricerca della “Tradosfera”: colmare il divario uomo-animale nel cinema di Pasolini degli anni ’60 e ’70.
16:00-17:30
Proiezione di Teorema, regia di Pier Paolo Pasolini (1968)
17:30-17:45 – Osservazioni conclusive
18:00 – Brindisi con vino
BIO
Enrica Maria Ferrara è studiosa di italiano al Trinity College di Dublino, traduttrice e scrittrice. Ha tradotto testi di Simona Baldelli, Italo Calvino, Baltasar Porcel, Domenico Starnone, tra gli altri. Un recente volume tradotto è Disaster Narratives in Early Modern Naples (Viella, 2018), a cura di Cecere et al. Tra i volumi recentemente pubblicati e curati figurano Il realismo teatrale nella narrativa del Novecento: Vittorini, Calvino, Pasolini (Firenze University Press, 2014); Staged Narratives / Narrative Stages (Franco Cesati, 2017, curato con Cormac Ó Cuilleanáin), Posthumanism in Italian Literature and Film: Boundaries and Identity (Palgrave Macmillan, 2020).
Niall D. Kennedy è studioso di Filosofia francese moderna al Trinity College di Dublino, con particolare interesse per la filosofia della letteratura, del cinema e delle arti. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso il Centre for Research in Modern European Philosophy della Kingston University di Londra. Le sue ricerche si sono finora concentrate sulla filosofia di Gilles Deleuze e Félix Guattari, oltre che sul lavoro di Alain Badiou, Jacques Rancière e Jean-Luc Nancy. Un secondo filone di ricerca riguarda il cinema francese e francofono, in particolare il cinema dell’Africa francofona.
Barry McCrea è romanziere e studioso di letteratura comparata. È autore di tre libri, Languages of the Night (Yale University Press, 2015), vincitore del premio René Wellek 2016 dell’American Comparative Literature Association, In the Company of Strangers (Columbia University Press, 2011, premio Heyman per la ricerca nelle scienze umane), e di un romanzo pluripremiato, The First Verse (Brandon 2005), pubblicato anche in spagnolo e tedesco. Prima di approdare all’Università di Notre Dame, dove ora ricopre la cattedra di studi irlandesi della Keogh Family e la cattedra di letteratura comparata, ha insegnato all’Università di Yale, dove è stato nominato professore ordinario di letteratura comparata nel 2012.
Krzysztof Rowiński è Thomas Brown Assistant Professor in Polish Studies al Trinity College di Dublino. È un comparatista con interessi di ricerca nella prosa moderna e contemporanea polacca, statunitense e italiana, nella teoria della performance e negli studi sulla memoria. La sua ricerca esplora le reazioni letterarie e cinematografiche alla modernità, con particolare attenzione al concetto di fallimento. Sta lavorando a un progetto di libro intitolato Never-lasting Effects: Reclaiming Failure in Mid-Century Writing, uno studio sul fallimento non redentivo ma generativo nelle opere di John Williams, Pier Paolo Pasolini e Bruno Jasieński. Ha pubblicato sul primo cinema di Pier Paolo Pasolini e sull’etica del guardare nell’opera di Susan Sontag.
William Wall è autore di quattro romanzi, tra cui This is the Country (Sceptre), inserito nella longlist del Man Booker Prize; quattro raccolte di poesie e tre volumi di racconti. È stato il primo vincitore europeo del Premio Drue Heinz per la letteratura negli Stati Uniti. Ha vinto molti altri premi, tra cui: il Premio Lerici Pea e il Premio Città di Conza in Italia; il Virginia Faulkner Award negli Stati Uniti; il Doolin Prize per la poesia, il Sean O’Faoláin Prize per la narrativa breve, diversi premi della Writer’s Week e il Patrick Kavanagh Award in Irlanda. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue e traduce dall’italiano. Ha conseguito un dottorato di ricerca in scrittura creativa presso l’UCC ed è il primo poeta laureato di Cork. Le sue ultime pubblicazioni sono la raccolta di poesie Smugglers in the Underground Hug Trade (Doire Press, 2021) e il romanzo La ballata del letto vuoto (Nutrimenti, 2022, trad. Stefano Tettamenti).
Igor Candido è professore aggiunto/lettore presso il Trinity College di Dublino. Ha conseguito due dottorati di ricerca in letteratura italiana, un Ph.D. presso la Johns Hopkins University (2011) e un Dr.Phil. presso l’Università di Torino, Italia (2009). Nel 2013-2014 ha ricevuto una borsa di studio Alexander von Humboldt per condurre ricerche presso la Freie Universität di Berlino. Ha tenuto conferenze e lezioni in Italia, Stati Uniti, Germania e Irlanda e ha scritto su Dante, Petrarca, Boccaccio, Poliziano, Emerson e Longfellow. Ha curato l’edizione critica della traduzione di Ralph Waldo Emerson della Vita nuova di Dante (Aragno editore, 2012) e una monografia su Boccaccio come lettore e imitatore di Apuleio di Madauros (Boccaccio umanista. Studi su Boccaccio e Apuleio, Longo editore, 2014). Ha appena terminato di curare il volume Petrarca e Boccaccio. The Unity of Knowledge in the Pre-modern World (Walter De Gruyter, 2018) e sta attualmente lavorando a una nuova edizione commentata di The Life of Solitude di Petrarca (Toronto University Press, sotto contratto). Sta inoltre curando un numero speciale di Digital Philology (Johns Hopkins UP, 2019-20). Il suo nuovo progetto di ricerca si intitola provvisoriamente The Prehistory of the Novel. Studies in the Origins and Silent Transmission of Western Narrative Fiction. È uno dei redattori di: Lettere italiane, Griseldaonline e Archivio Novellistico Italiano; collabora con riviste italiane e americane come “L’Indice dei libri del mese” e “L’Indice dei libri del mese”.
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