Con Max O’Rover
Evento moderato e presentato da Catherine Dunne
In inglese
Il Giorno che Incontrammo Roddy Doyle, Antonio Tombolini Editore, 2017 è un tributo alla letteratura irlandese e all’Irlanda stessa, oltre che essere un viaggio, spirituale e fisico, di quattro personaggi diversi che si trovano a condividere sofferenza e incertezza, ma anche desideri e sogni da realizzare. Tutti i personaggi sono, in qualche modo, legati all’Irlanda.
Strutturato su tre diversi piani narrativi (storia, realtà e iper-realtà) declinati secondo i punti di vista dei personaggi, la spina dorsale del romanzo è Massimo – soltanto in parte un personaggio autobiografico – che vede nell’Irlanda un amore, un obiettivo, una cura. Massimo è anche il trait d’union tra gli altri personaggi.
«La scrittura di Max è fresca e divertente. Le sue osservazioni sull’Irlanda sono acute. Il giorno che incontrammo Roddy Doyle unisce il senso di appartenenza e lo spaesamento, storie e solitudine, Guinness e letteratura».
Catherine Dunne
Max O’Rover è lo pseudonimo di Massimiliano Roveri.
Max ha iniziato a scrivere sull’Irlanda nel 2008, dopo nove anni di viaggi e fascino per l’isola di smeraldo. Massimiliano ora vive a Dublino, in un luogo che ricorda vagamente la Barrytown di Roddy Doyle, e si occupa di mediazione culturale tra l’Irlanda e l’Italia, on e off line.
Max ha da poco ultimato il suo quarto romanzo e sta lavorando al quinto (il primo ambientato per lo più in Italia). Il suo secondo libro verrà pubblicato nel 2018.
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