Istituzioni negate. Franco Basaglia e la psichiatria radicale in Italia negli anni Sessanta e Settanta
Con John Foot
Evento in inglese.
Quando nel 1961 Franco Basaglia si trovò davanti le mura dell’istituto psichiatrico di Gorizia, sul confine italiano con la Yugoslavia, questo era un luogo dell’orrore, un centro per i malati mentali e gli esclusi, che ricordava l’esperienza dello stesso Basaglia in una prigione fascista durante la guerra. Come nuovo direttore, Basaglia non avrebbe mai messo in pratica i sistemi di oppressione che aveva studiato e che ci si aspettava da lui.
Ispirato dalle opere di autori come Primo Levi, R.D. Laing, Erving Goffman, Michel Foucault and Frantz Fanon, e dal lavoro in comunità terapeutiche sperimentali nel Regno Unito, il fondamentale lavoro di Basaglia come psichiatra e attivista a Gorizia, Parma e Trieste ha alimentato e ha fortemente contribuito al movimento nazionale e internazione del 1968. Nel 1978 viene approvata la legge (chiamata legge Basaglia) per la chiusura dell’intero sistema di manicomi in Italia.
Primo studio comprensivo di questo rivoluzionario approccio alla cura delle malattie mentali, il libro The Man Who Closed the Asylums (Verso, 2015) di John Foot è un coinvolgente racconto di uno dei movimenti più influenti nella psichiatria del ventesimo secolo, che ha contribuito a trasformare il modo in cui vediamo i disturbi mentali.
John Foot insegna Storia Italiana Moderna all’Università di Bristol. Ha pubblicato diversi libri sulla storia e la politica italiana contemporanea, tra cui Calcio. A History of Italian Football (2006), Modern Italy (2014) e The man who closed the asylums. Franco Basaglia and the revolution in mental health care (2015).
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