Dal 6 al 24 novembre 2023 dalle ore 10 alle 17.00
Irish Architectural Archive – 45 Merrion Square East
Ingresso gratuito dal lunedì al venerdì
L’Istituto Italiano di Cultura di Dublino è lieto di presentare la mostra fotografica di Street Art ‘Vedo a Colori – Saluti dal Porto’, curata da Giulio Vesprini e Cristina Ciampaglione, dal 6 al 24 novembre.
La mostra si terrà presso l’Irish Architectural Archive – 45 Merrion Square East, D2 – e presenterà il progetto di rigenerazione urbana condotto da Giulio Vesprini come direttore artistico di “Vedo a Colori” nella città di Civitanova Marche (Italia).
Negli ultimi dieci anni, questa iniziativa ha rivitalizzato il porto attraverso la street art. La mostra presenterà 120 fotografie che mostrano le creazioni artistiche degli artisti di strada italiani, catturate con cura da cinque illustri fotografi dal 2014 al 2022: Massimo Perugini, Silvia Diomedi, Monica Capretti, Federica Borroni e Simone Fabbri.
L’evento di apertura del 6 novembre sarà arricchito dalla proiezione del film documentario ‘A Documentary at the Port’ presso l’Istituto Italiano di Cultura – 11 Fitzwilliam Square East, D2, seguita dal vernissage della mostra fotografica presso la limitrofa sede di l’Archivio architettonico irlandese.
La mostra sarà aperta al pubblico presso l’Irish Architectural Archive dal 6 al 24 novembre, dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 17:00, con ingresso gratuito per tutti gli appassionati d’arte.
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Presentazione della mostra a cura di Giulio Vesprini, Artistic Director & Founder
La Street Art e le sue molteplici forme creative, arriva con ‘Vedo a Colori’ in un progetto di recupero urbano, tramite il suo più classico e nello stesso tempo determinante intervento pittorico: il murales.
Questa pittura è contaminazione gioiosa e colorata di ambienti grigi, destinati a forme piatte, senza identità. Pennelli e rulli bagnati da tempere vivaci, hanno come fine unico l’abbellimento di alcuni siti portuali e non solo, presenti nella città di Civitanova Marche.
Il recupero di queste architetture complesse, dislocate lungo tutta l’area portuale Civitanovese, è un esempio chiaro di come l’arte urbana arriva nella vita quotidiana e nel sociale lavorativo di tutti i giorni.
Le texture dei disegni ed i concetti grafici espressi, diventano così una seconda pelle delle pareti; il colore, congelando l’intonaco industriale esistente e senza alterarne la forma, posiziona le stesse pareti sotto una nuova luce. I volumi, in uno spazio articolato come quello del porto, acquistano una patina che senza dubbio è segno tangibile dell’uomo-artista, diventa cioè memoria storica, patrimonio vero per la città.
Con ‘Vedo a Colori’ il porto diventa un vero Museo d’Arte Urbana e si recinta di colore, diviene spazio fruibile a tutti e cambia la cartolina della città partendo proprio dal suo cuore pulsante.
“Vedo a Colori – Una riflessione filosofica” a cura di Cristina Ciampaglione, Arts Professional
La street art è un movimento culturale e artistico che solleva interrogativi profondi sulla relazione tra arte, spazio pubblico e la contemporanea vita urbana in costante evoluzione. Può davvero riportare in vita i luoghi? Può restituire gli spazi pubblici derelitti alla societa’ civile – restituendoli come beni collettivi in cui il senso di appartenenza e il dialogo creano un nuovo significato? La risposta e’ si.
La street art agisce come un ponte che attiva il cambiamento sociale all’interno di una società sempre piu’ spesso apatica, afona e grigia, proponendo una visione/percezione alternativa del mondo in cui viviamo quotidianamente. La Street art puo’ provocare un risveglio della consapevolezza e, fondamentalmente, può essere considerata un catalizzatore per un cambiamento sociale trasformativo su molti livelli.
Essa pero’ è molto più di un semplice atto di abbellimento dell’ambiente circostante. A Civitanova Marche, con Vedo a Colori (ma non solo), il suo impatto ha inciso inizialmente sulla percezione che le persone hanno degli spazi che frequentano quotidianamente – i lavoratori al porto – raggiungendo nel giro di 14 anni l’intera citta’, incidendo sull’urbanistica e giocando un ruolo determinante per la revisione del concetto di decoro urbano.
Ma tornando all’ eloquente caso dei cantieri navali, la street art ha trasformato questi luoghi, comunicando attreverso l’uso di un linguaggio diverso: un’arte che parla non solo agli artisti ma anche ai lavoratori, ai giovani e all’intera comunità locale. In questo modo, la street art a Civitanova Marche e’ diventata un veicolo di espressione per una vasta gamma di individui, offrendo loro un terreno comune su cui costruire nuove forme di dialogo e rinnovando un orgoglioso senso di appartenenza alla citta’ e al suo porto.
Ma la street art non si ferma qui. Essa agisce anche come un ponte tra il mondo naturale – il mare – e quello sociale – il porto, risvegliando nuove sensibilita’ e comprensioni, aumentando la consapevolezza tra i cittadini. Incitando alla riflessione, all’attivismo e all’azione, promuovendo la partecipazione attiva e innescando dinamiche tendenti alla trasformazione della società.
Infine, la street art con Vedo a Colori si rivolge ai giovani, offrendo alternative creative alla strada, invitandoli ad esprimere se stessi in modo costruttivo, fungendo da apripista per trovare una via alternativa attraverso l’arte e a trasformare le loro vite in qualcosa di significativo e ispirante.
In conclusione, la street art è molto più di “un’arte di strada”. Essa è una filosofia che ci spinge a riflettere sulla natura dei nostri spazi pubblici, è un richiamo a riscoprire il significato nei luoghi che ci circondano e a considerare il potere trasformativo dell’arte.